Fondo per lo sviluppo delle piante coltivate
Promozione della selezione biologica vegetale senza scopo di lucro
„Il seme - un bene comune - Il miglioramentoe genetico come fonte di economia reale, diritto e cultura“, J. Wirz, P. Kunz, U. Hurter (2017)
Ogni sacchetto di semi contiene tre beni: un bene culturale comune, un bene legale pubblico e un bene economico privato. Per migliaie di anni, i semi delle piante coltivate sono stati parte del patrimonio culturale dell’umanità, che appartiene ugualmente a tutti gli abitanti della terra e permette loro di nutrirsi quotidianamente. Allo stesso tempo, i semi sono portatori di caratteristiche varietali, risultato di molti anni di lavoro – e questo crea anche una sorta di proprietà – degli selezionatori. E per finire, lo stesso sacchetto di sementi ha un chiaro proprietario privato.
Rispettare la qualità di questi tre beni e metterli in un rapporto sano è una delle sfide principali del design sociale. Ciò si ritrova in richieste quali la garanzia di un accesso illimitato a tutte le risorse genetiche e il divieto di brevettare le piante.
Lo stesso studio individua tre aree problematiche che inibiscono l’ulteriore espansione della selezione biologica delle piante senza scopo di lucro in Europa:
1. l’ignoranza della quasi totale dipendenza dalle aziende sementiere convenzionali da parte di produttori, trasformatori e commercianti.
2. Il finanziamento inadeguato della selezione e della produzione di sementi biologiche attraverso le aziende della filiera del biologico.
3. la mancanza della promozione dei giovani talenti nelle iniziative di selezione e nelle aziende sementiere.
Il nuovo progetto del Fondo per lo sviluppo delle piante coltivate mira ad affrontare ed elaborare tali questioni per tutte le parti interessate e i partner della filiera. Un piccolo gruppo di iniziativa si occuperà dell’attenzione di e sviluppare soluzioni concrete e metterle in pratica.